LA NECROPOLI A PALAZZO MALDURA

Un po' come per la sua cugina Roma, Padova a ogni scavo regala delle emozioni, basta buttare la zappa un pochino più a fondo e sbucano tesori archeologici nei punti più impensati. Proprio a Palazzo Maldura, la nota sede del dipartimento di Studi linguistici e letterari dell'università di Padova, si conserva parte di una delle principali necropoli della Padova romana.

Se entrate nel palazzo, mimetizzandovi tra gli studenti, dovrete raggiungere il cortile interno fino all'ala più moderna del complesso.

I resti che oggi possiamo ammirare risalgono a periodi diversi della storia di questa necropoli. La prima fase, che risalirebbe alla metà del I secolo a.C., è testimoniata da un'urna cineraria contenente le polveri di un defunto e un muretto in mattoni e argilla. Si tratta dei resti di un recinto funerario con tombe di famiglia.
Una successiva fase, approssimativamente datata intorno al I secolo d.C., è poi rappresentata da un muro in mattoni legati a malta e dalla base quadrangolare di un monumento funerario, fornita di urna cineraria con relativo corredo.

Un altro ritrovamento consiste in due sepolture di bambini, entrambi con il capo rivolto verso nord, sepolti in una fossa coperta da tegole, risalenti al!'età tiberiana. L'area fu poi frequentata fino al " secolo d.C., come dimostrano i ritrovamenti di altre sepolture. E tutto questo solo nel cortile di un unico palazzo!

Area Archeologica del Palazzo Maldura a Padova

   

PDF
 
TORNA TORNA
tratto da "Misteri e storie insolite di Padova" -Newton Comption editori